sabato 29 marzo 2014

Tredici passi alla porta del diavolo.

"Per primo viene il fuoco, il sangue per secondo.
Terza è la tempesta, che al quarto annega il mondo.
Al cinque c'è la rabbia, al sei l'odio abissale.
Settima è la paura, ottavo il più gran male.
Il nove è la tristezza e dieci fa il dolore.
All'undici la morte. Poi, il dodici, l'amore.
Tredici passi alla porta del Diavolo.
Dall'Uomo Nero non si torna, non si torna davvero."

E' l'unica filastrocca che ricordo. E' l'unica filastrocca a cui penso. E' l'unica filastrocca che mi porto dietro da ormai troppo tempo. 
E' come se ogni cosa si annullasse, come se tutto diventasse un po' più freddo ogni volta che la ripeto a voce alta. 
E' al tempo stesso un ricordo felice, perché mi ricorda mio fratello quando me la diceva solo per farmi spaventare, ma anche la più piacevole paura. 
Ti immagino, piccolo. Ti immagino cresciuto, dei ciuffi biondi in testa, occhi azzurri come quelli dei tuoi genitori. 
Ti immagino con una tutina blu. Una tutina con disegnati sopra gli eroi che devono circondare tutte le tue giornate. Ti immagino e non faccio altro che pensarti in un parco. Una dolce e verde distesa di erba sotto i tuoi piedi. Salti la corda, recitando quella poesia.
Salti la corda e con voce fiera di te arrivi fino all'ultimo passo.
Con voce orgogliosa e calzante dici al mondo che l'ultimo passo non è vero. Dici al mondo che dall'Uomo Nero si ritorna, che l'Uomo Nero si sconfigge, che il bene vince sul male.
Con tono felice dici e racconti al mondo che mamma e papà sono riusciti a sconfiggerlo, il Diavolo. 
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-98268?f=w:3602>

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